
21-25/05 Fidenza: Terra Incognita 2025
Maggio 21 - Maggio 25

Chi l’avrebbe mai detto.
Partita un po’ in sordina tra marzo ed aprile del 2019, con il colpo di fortuna di avere come ospite di apertura Alessandro Baricco e il suo “The Game”, Terra Incognita ha prima subìto, come tutto e tutti, il contraccolpo quasi letale della pandemia, riuscendo poi a proseguire e a evolvere anno dopo anno, sino a raggiungere la sesta edizione di questo 2025.
Un festival che ha visto il mondo prima e dopo la pandemia, prima della nuova guerra in Europa, prima del Trump bis. Per menzionare soltanto tre cose che mai avremmo pensato di vedere nella nostra vita.
E invece…
“Sognare la Terra” è il piccolo libro prezioso del cui titolo ci siamo appropriati: Fabrice O. Dubosc, l’autore, ci mette in guardia nei confronti dei Troll dell’Antropocene, esseri mitologici ma molto reali ed emblematici della crisi multidimensionale in corso che boicottano e bloccano la comunicazione, per i quali un altro mondo è impossibile.
E invece Sognare la Terra “sembra indispensabile per sfuggire alla morsa di un presente apparentemente senza orizzonte”. Tutti noi conosciamo qualche Troll.
Quanto a immaginare ponti, si tratta proprio di ciò di cui abbiamo bisogno per creare e rafforzare reti e legami; un altro libro uscito proprio in questo inizio di 2025, di Gavin Francis, si intitola “Ponti – Viaggi sulle strade della connessione”, e in quarta di copertina si trova questa frase: “mi fermo sul ponte deserto accanto a una moltitudine di lucchetti a forma di cuore su cui sono scritti i nomi degli amanti e degli amati, ricordo l’insistenza con cui Thornton Wilder ci avverte che sono i legami che creiamo a dare senso alla vita, e che i ponti sono la manifestazione del desiderio umano di stare insieme. I ponti sono buoni da pensare”. E quindi da immaginare.
Non ci crederete, ma nella prima pagina del libro si parla di tre capretti di una vecchia favola norvegese che vogliono attraversare un ponte per raggiungere un pascolo dove l’erba è dolce, ma un troll nascosto sotto il ponte non vuole lasciarli passare.
Noi sognando la terra sogniamo un altro mondo: migliore, più equo e più libero. E i ponti che immaginiamo ci porteranno in quel mondo sognato.
Sembra facile.
Invece è molto difficile, ma è necessario e indispensabile proprio nei momenti di crisi ricorrere all’“utopia realistica” di John Rawls, circondarsi di ossimori felici come questo e tenerli tenacemente insieme; si tratti di sogni concreti, di nostalgie future, di paradisi tangibili, di fantasie pratiche, di caos ordinati.
Mai come quest’anno Terra Incognita è fatta di incontri, di connessioni, di cortocircuiti, di un bagno salutare di realtà utopica. Sempre con l’obiettivo costante di incidere una piccola tacca e gettare semi di cambiamento.
Per provare a centrare questo obiettivo così impegnativo abbiamo aggiunto nuovi ingredienti e nuovi spazi alla formula che si era già dimostrata efficace negli anni scorsi. Nuovi amici ci hanno confermato la loro presenza, e ci porteranno nuove immagini, nuove storie e nuove emozioni.
SOGNARE LA TERRA, IMMAGINARE PONTI
Mercoledì 21 maggio, ore 18,00, Pala Gas Sales di Piazza Garibaldi
INAUGURAZIONE – Evento Gas Sales
“Energia Etica: il processo di transizione verso un futuro più consapevole e sostenibile”
Alcune figure chiave della transizione energetica si confronteranno sulle fonti di energia rinnovabili, le comunità energetiche, la ricerca sul sistema energetico, la mobilità sostenibile, anche in riferimento al lato più etico di determinate scelte di questa fase così importante e delicata.
Giovedì 22 maggio, dalle 10,00, Museo del Risorgimento, Antica Cappella delle Orsoline, MUMAB Museo del Mare Antico e della Biodiversità,
Laboratori di Citizen Science con le scuole secondarie di primo e secondo grado
A cura di Regione Emilia Romagna
Citizen Science, o “scienza partecipata”, è un’attività in cui cittadini non esperti collaborano con ricercatori e istituzioni scientifiche, contribuendo attivamente alla raccolta di dati, all’osservazione e alla comprensione dei fenomeni naturali e sociali.
È un modo per coinvolgere le persone nella ricerca, promuovendo conoscenza, consapevolezza e partecipazione attiva alla vita scientifica e ambientale.
Regione Emilia Romagna, Università di Parma e di Bologna offrono una grande occasione di citizen science ai ragazzi delle scuole.
Giovedì 22 maggio, ore 18, Ridotto del Magnani
Michele D’Alena, esperto in progetti collaborativi e di immaginazione civica e Assessore nel Comune di San Lazzaro di Savena
“Fare assieme – Una nuova generazione di servizi pubblici collaborativi”
Abbiamo pensato che un esperto di progetti pubblici collaborativi, di immaginazione civica nonché amministratore pubblico con deleghe alla Prossimità, Tecnologie civiche, Poli sociali di comunità, Politiche per la Felicità fosse perfetto per dare sostanza al nostro titolo del festival.
Venerdì 23 maggio, ore 9,45, Ridotto del Magnani
Narrazione Progetto ANIMAquartetto per le classi musicali della Scuola Zani, con il custode forestale Damiano Zanocco, il liutaio Gianmaria Stelzer e il direttore artistico Giovanni Costantini
Una anticipazione tutta dedicata ai ragazzi della scuola Zani dello spettacolo bellissimo della stessa sera al Teatro Magnani (vedi).
Venerdì 23 maggio, dalle ore 10,00, Pala Gas Sales di Piazza Garibaldi
Le Scuole Secondarie di secondo grado di Fidenza presentano i loro progetti di innovazione:
Istituto Berenini
Istituto Paciolo D’Annunzio
Istituto Solari Magnaghi
I ragazzi degli Istituti Solari Magnaghi, Berenini e Paciolo D’Annunzio presentano alla città i loro straordinari progetti di innovazione e formazione.
Venerdì 23 maggio, ore 15-18, Sede First Point
“Svegl-IA-moci! Impatto della IA generativa nelle aziende e sul mondo del lavoro; esempi concreti e preoccupazioni” a cura di Infofactory Team
Workshop per le piccole e medie imprese del territorio
Condotto da Paolo Omero, Cofondatore e CEO di infoFactory, società nata come spinoff del Laboratorio di Intelligenza Artificiale dell’Università di Udine. Docente a contratto di Sistemi Informativi Aziendali (e modelli linguistici), Ingegneria Gestionale, Università di Udine, guiderà il workshop per mostrare alle PMI intervenute esempi concreti e applicazioni dell’avanguardia dell’Intelligenza Artificiale generativa e le sue implicazioni sul mondo del lavoro, senza nascondere le preoccupazioni e fornendo spunti e indicazioni per sviluppare strategie adeguate.
Venerdì 23 maggio, ore 18,00, Pala Gas Sales di Piazza Garibaldi
SPAZIO SCHOLA MUNDI – RETE SCUOLE DI ITALIANO PER STRANIERI “PENNY WIRTON”
Conoscere la lingua – Sognare la vita
Con Daniela Annoni, Noureddine Lafrindi e Luca Bronzini
Noureddine Lafrindi, Presidente Schola Mundi, Daniela Annoni, Vicepresidente, e Luca Bronzini di Penny Wirton Trento si confrontano sull’esperienza dello stare con persone che si trovano fermamente nello stato di voler conoscere la lingua per sognare la vita. Temi come l’approccio umano e didattico, l’incontro con la specificità di ogni singola persona verranno affrontati. Chi sono le persone che la frequentano, come vivono, come partecipano, come motivano, come sperano? Chi sono i volontari e gli studenti, cosa li spinge, cosa rende sostenibile questa storia.
Venerdì 23 maggio, ore 21,00, Teatro Magnani
Spettacolo “ANIMA Il Canto del Principe”
Marco Albino Ferrari testi e voce narrante
ANIMAquartetto archi
Tiziano Gonella percussioni
Stefano Rossi corno delle Alpi
Giovanni Costantini direzione musicale
musiche di Giovanni Bonato
regia di Andrea Brunello – Arditodesìo
ANIMA – Il Canto del Principe
Questa del Principe sembra una fiaba, ma non lo è. È una storia vera. Una storia di vita, di morte e di vita. Il Principe – «alla cui ombra amava sostare Sigmund Freud e che certamente è stato ammirato anche da Robert Musil», ci ricorda Rigoni Stern nel suo Arboreto salvatico – non era solo un monumento della natura o l’albero dei primati, non era solo meta di incessanti pellegrinaggi da parte di escursionisti, botanici, curiosi e amanti di riti propiziatori delle selve. C’era, in quell’abete bianco, un elemento immateriale che aveva a che fare con gli abitanti dell’Altopiano, gli eredi degli antichi Cimbri. Ecco perché dopo il suo schianto, avvenuto durante una tempesta di vento, giornali e televisioni annunciarono: «L’Altopiano ha perso la sua anima». Ma si sbagliavano. L’anima, un certo tipo di anima, prese forma da quel nobile legno grazie alle mani di un maestro liutaio, così come i due violini, la viola e il violoncello che l’avrebbero contenuta. E il Principe canterà per i secoli futuri. A partire da questa vicenda, Ferrari ci invita a seguirlo nel fitto del bosco dove tesse una trama esemplare, un vero apologo che ci esorta a scardinare la contrapposizione uomo-natura e al contempo a liberarci dalla mitizzazione del selvaggio, per trovare nella cura attiva dell’ambiente la via necessaria a preservare il pianeta e noi stessi. Una performance tra teatro e musica, per la regia di Andrea Brunello e la direzione musicale di Giovanni Costantini, che porta il pubblico dentro la storia di ANIMA.
La musica di Giovanni Bonato dialoga con i testi di Marco Albino Ferrari, due maestri nel loro genere che hanno accolto la sfida di raccontare la morte e la rinascita dell’Avez del Prinzep.
In scena:
Quartetto ANIMA
Elisa Cecchini, violino I
Marianna Vidale, violino II
Leila Cattani, viola
Carolina Talamo, violoncello
Stefano Rossi, corno delle Alpi
Tiziano Gonella, percussioni
Marco Albino Ferrari, narrazione
Giovanni Costantini, direzione musicale
Regia: Andrea Brunello – Arditodesìo
Sabato 24 maggio, ore 10,00, Pala Gas Sales di Piazza Garibaldi
“Perdersi in Europa senza famiglia – Storie di Minori Migranti” ed. Altreconomia
ne parlano le autrici Cecilia Ferrara e Angela Gennaro
Attualmente ci sono in Italia più di 20mila minori stranieri non accompagnati (MSNA): sono soprattutto ragazzi adolescenti. È uno dei numeri più alti mai registrati dal 2015. Almeno 12 al giorno scappano dai centri e scompaiono. La situazione dei minorenni migranti in Europa è una delle questioni più urgenti di oggi. In questo libro Cecilia Ferrara e Angela Gennaro, due giornaliste del gruppo Lost in Europe, un pool di 28 giornalisti di 14 Paesi, recuperano le storie di ragazzi e ragazze, anche molto piccoli, troppo spesso invisibili in Europa. Un lavoro di giornalismo investigativo e collaborativo per rispondere ad alcune cruciali domande: quali sono le rotte che utilizzano i minori stranieri non accompagnati per raggiungere l’Europa? Quali sono i pericoli che corrono? L’Unione europea è davvero in grado di accoglierli e proteggerli?
Sabato 24 maggio, ore 11,30, Pala Gas Sales di Piazza Garibaldi
“Quattro Ipotesi sull’origine del linguaggio – Dalla comunicazione animale alla parola” Codice edizioni
ne parla l’autore Lorenzo Pinna
Frutto di un intreccio di evoluzione biologica ed evoluzione culturale, il linguaggio umano non è solo un mezzo di comunicazione ma anche un potente strumento di rappresentazione, e quindi di controllo e manipolazione, della realtà. Uno strumento che solo l’essere umano ha sviluppato e che per questo motivo costituisce un elemento centrale della nostra natura. Eppure, nonostante questa centralità e nonostante la grande quantità di ricerche condotte sul tema, sappiamo ancora poco della sua origine. Non abbiamo una spiegazione, ma negli ultimi decenni sono emerse alcune ipotesi, che a loro volta hanno aperto nuove prospettive in molti campi del sapere, dall’etologia cognitiva alla filosofia della mente, dalle neuroscienze alla biologia evolutiva, dalla paleoantropologia all’informatica. Con la competenza e il rigore del divulgatore esperto, Lorenzo Pinna racconta queste ipotesi, le risposte che hanno fornito e le nuove domande che hanno generato. E nel farlo ci mostra non solo quanto questo argomento sia affascinante e complesso, ma anche come procede la ricerca scientifica, fra tentativi, intuizioni e discussioni. Prefazione Alberto Angela.
Sabato 24 maggio, ore 15,00, INCONTRI PROMETEO Teatro Magnani
Scienziate – Storie di donne e di scienza
ne parla l’autrice Elena Cattaneo
Elena Cattaneo è una farmacologa italiana. Nota per i suoi studi sulla malattia di Huntington e per le sue ricerche sulle cellule staminali, è stata nominata senatrice a vita il 30 agosto 2013. È direttrice del laboratorio di biologia delle cellule staminali e farmacologia delle malattie neurodegenerative del dipartimento di bioscienze dell’Università Statale di Milano, il cui scopo è lo studio della malattia di Huntington, con l’obiettivo di contribuire alla comprensione dei meccanismi patogenici e allo sviluppo di strategie farmacologiche, geniche e cellulari in grado di interferire con il gene mutato e la patologia. Il suo ultimo libro si intitola “Scienziate, storie di vita e di ricerca”.
Sabato 24 maggio, ore 16,30, INCONTRI PROMETEO Pala Gas Sales di Piazza Garibaldi
Space Economy – All’assalto del cielo
ne parla l’autrice Patrizia Caraveo
Il prepotente ingresso degli imprenditori privati nel mondo dello spazio ha moltiplicato il numero di servizi forniti da strumenti in orbita, facendo crescere in modo tumultuoso la Space Economy. Le orbite si stanno riempiendo in modo preoccupante e siamo solo all’inizio della proliferazione delle mega costellazioni nate per fornire connessione internet a livello planetario. Non esistono leggi per la gestione del numero dei satelliti in orbita che stanno crescendo a un ritmo così vertiginoso da fare temere veri e propri ingorghi orbitali che potrebbero essere causa di catastrofiche collisioni.
Occorre estendere allo spazio che ci circonda, ma anche agli altri corpi del sistema solare, il concetto di utilizzo sostenibile per non ripetere gli stessi errori che abbiamo fatto nella gestione del nostro pianeta. Guardando più lontano, alla Luna e a Marte, gli insediamenti umani dovranno rispettare l’ecosistema dei corpi celesti. Particolare attenzione deve essere rivolta ai rischi di inquinamento biologico. Così abbiamo scoperto la bellezza, ma anche la fragilità del nostro pianeta; adesso è tempo di pensare a una nuova ecologia spaziale. Patrizia Caraveo è Dirigente di Ricerca all’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ed ha diretto l’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano. Per i contributi dati alla comprensione dell’emissione di alta energia delle stelle di neutroni, ha ricevuto nel 2009 il Premio Nazionale Presidente della Repubblica e, nel 2021, il Premio Enrico Fermi della Società Italiana di Fisica. Nel 2014 è entrata nella lista degli Highly Cited Researchers e ha ricevuto l’Outstanding Achievement award da Women in Aerospace Europe. Fa parte del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica e delle 100 donne contro gli stereotipi. Tra i suoi ultimi libri: Sidereus Nuncius 2.0 (Mondadori Università, 2021), Saving the Starry Night (Springer, 2023, premiato con il Basic Physics Book award della IAA), Troppa luce fa male (Dedalo, 2024), Ecologia Spaziale (Hoepli, 2024).
Sabato 24 maggio, ore 18,00, INCONTRI PROMETEO Teatro Magnani
“A spasso con il cane Luna” – Animali e neuroscienze
ne parla l’autore Giorgio Vallortigara
Giorgio Vallortigara è Professore di Neuroscienze presso il Centre for Mind-Brain Sciences dell’Università di Trento, di cui è stato anche direttore, è autore di più di 300 articoli scientifici su riviste internazionali. Nel 2016 ha ricevuto il Premio internazionale Geoffroy Saint Hilaire per l’etologia e una Laurea Honoris Causa dall’Università della Ruhr, in Germania. È Fellow della Royal Society of Biology. Fa parte della Direzione scientifica di Prometeo. Collabora con Il Sole 24 Ore e Le Scienze. Tra i suoi libri più recenti: Pensieri della mosca con la testa storta (Adelphi, 2021), Cambridge, Il pulcino di Kant (Adelphi, 2023) e A spasso con il cane Luna (Adelphi, 2025).
Domenica 25 maggio ore 9,30, SPAZIO MUMAB Località San Nicomede
“Disegnare il mondo”
ne parla l’artista e autore di graphic novels Ernesto Anderle
a seguire, ore 11,00-13,00
“Come sta lo Stirone? Scopriamolo insieme”
Laboratorio sull’ambiente fluviale con Francesco Di Grazia di Osservatorio Citizen Science
Francesco Di Grazia, che coordinerà il laboratorio, è Responsabile Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Citizen Science di cui è anche co-fondatore e Assegnista di ricerca presso l’Università di Siena. Le sue attività di ricerca sono focalizzate in diverse componenti degli ecosistemi d’acqua dolce: al monitoraggio della qualità delle acque, della vegetazione riparia e dei macroinvertebrati, su applicazioni GIS e scenari di ecosistemi fluviali e sull’analisi di servizi ecosistemici. Dal 2016 si occupa di Citizen Science seguendo diversi progetti nazionali e internazionali, ed è interessato soprattutto al coinvolgimento attivo delle scuole in queste attività.
Ernesto Anderle è un artista poliedrico noto sui social per le pagine Roby il pettirosso e Vincent Van Love. Ha collaborato come illustratore/fumettista/animatore digitale con PrimeVideo, SonyMusic, BeccoGiallo Editore, Longanesi Editore, Mondadori e Curci Editore. Nasce e si forma a Milano, seguendo un percorso artistico all’ Accademia Di Belle Arti di Brera. Da qualche anno si è trasferito in provincia di Trento. Per BeccoGiallo ha pubblicato Vincent Van Love (2019), Ridammi la mano. Fabrizio De André (2019), Murubutu. RapConti Illustrati (2020), Raffaello (2020), Casanova (2020), Hedera (2021), Dante a tempo di Rap (2021), Caravaggio (2022), Murubutu. Storie d’amore con pioggia (2023), Modigliani (2023).
Domenica 25 maggio ore 16,30, Pala Gas Sales di Piazza Garibaldi
“Troppi – Conversazioni sulla sovrappopolazione e sul futuro del pianeta” Codice Edizioni
ne parla l’autore Alfonso Lucifredi
Naturalista e giornalista scientifico, Alfonso Lucifredi ha scritto di scienze, natura e viaggi per riviste italiane e internazionali. Ha creato mostre, documentari, conferenze ed eventi per i più importanti festival scientifici italiani. È tra i fondatori della rivista online “Radar Magazine”, e dal 2024 è responsabile della comunicazione per una fondazione che si occupa di protezione della biodiversità. Da alcuni anni porta in giro per l’Italia monologhi teatrali sui grandi naturalisti del passato. Ha scritto e tradotto libri di divulgazione dedicati a natura, esplorazioni e storia della scienza.
Domenica 25 maggio ore 18,00, Pala Gas Sales di Piazza Garibaldi
“Leonardo, Raffaello, De Andrè e gli altri”, conversazione con l’artista e autore di graphic novels Ernesto Anderle
Ernesto Anderle è un artista poliedrico noto sui social per le pagine Roby il pettirosso e Vincent Van Love. Ha collaborato come illustratore/fumettista/animatore digitale con PrimeVideo, SonyMusic, BeccoGiallo Editore, Longanesi Editore, Mondadori e Curci Editore. Nasce e si forma a Milano, seguendo un percorso artistico all’ Accademia Di Belle Arti di Brera. Da qualche anno si è trasferito in provincia di Trento. Per BeccoGiallo ha pubblicato Vincent Van Love (2019), Ridammi la mano. Fabrizio De André (2019), Murubutu. RapConti Illustrati (2020), Raffaello (2020), Casanova (2020), Hedera (2021), Dante a tempo di Rap (2021), Caravaggio (2022), Murubutu. Storie d’amore con pioggia (2023), Modigliani (2023).
Domenica 25 maggio ore 21,00, TEATRO MAGNANI
“Gli errori rendono amabili”
con GIANRICO CAROFIGLIO
Gli errori rendono amabili, dunque. Il primo significato della frase, quello più ampio
e certo non privo di importanza, è che gli errori ci umanizzano, ci rendono simpatici
agli altri, esattamente come l’avere sempre ragione (pretendere di avere sempre
ragione e non fallire mai) ci rende piuttosto odiosi.
Il significato più profondo però è che gli errori ci rendono amabili con noi stessi.
Significa che accettare l’idea che sbagliare non è una catastrofe ma un passaggio
fondamentale del processo di apprendimento, di soluzione dei problemi, di cambiamento del mondo, costituisce una forma di pacificazione con noi stessi. Il
riconoscere presunti difetti, zone d’ombra, parti di noi che rifiutiamo per le più diverse ragioni è un passaggio fondamentale per quella che Jung chiama integrazione. Un modo per diventare persone migliori. GIANRICO CAROFIGLIO, a partire dal suo recentissimo libro “Elogio dell’ignoranza e dell’errore”, edito da Einaudi, ci conduce a scoprire che “biasimare gli errori e stigmatizzare l’ignoranza sono considerate pratiche virtuose. Necessarie. Ma le cose, forse, non stanno proprio così”.