Palazzo delle Orsoline

by Terrediverdi

I lavori di costruzione del Palazzo delle Orsoline, così chiamato perché sorto come sede del collegio delle Suore Orsoline, voluto dalla marchesa Maria Maddalena Pallavicino e dalla sorella Anna Giacinta, figlie del Marchese Pallavicino di Tabiano, iniziano intorno al 1710 e terminano nel 1731 con il completamento della cappella.
Il terreno di costruzione era occupato da un vecchio edificio detto “Osteriazza” e dalla Torre Salvaterra (1302), antico ingresso della fortezza di Borgo San Donnino, donata alle due sorelle da Francesco Farnese nel 1708.
Il portale su via Berenini è del 1785.
Nel 1805 l’edificio, espropriato, diventa proprietà del Demanio Pubblico e 4 anni dopo accoglie il “deposito per mendicanti femmine“. Ritornate in città nel 1881 le Orsoline edificano un nuovo collegio, detto il “Collegio dell’Angelo”, che lasciano nel 1920 all’Ospedale Civile per ritornare nella loro sede primitiva, ormai proprietà della Casa di Riposo di Fidenza, dove riaprono le loro scuole.
Nel 1957 le suore lasciano definitivamente la città. È un complesso architettonico dalla forma disorganica, impostato su due ampi cortili e sviluppato per “addizioni”, è dotato di uno scalone principale terminato nel 1715 ubicato sull’area della Torre Salvaterra, di una cappella, di lunghi corridoi.
Nel 2017 è stato completamente restaurato il monumentale scalone d’ingresso, che presenta interessanti affreschi e stucchi del gesuita Giuseppe Barbieri.

Il Palazzo Orsoline Fidenza, ospita la biblioteca civica Michele Leoni, il Museo del Risorgimento Luigi Musini, la quadreria Emanuelli, il Punto Giovane e il Museo dei Fossili.

Museo del Risorgimento

Ospitato dal 1989 nel Palazzo delle Orsoline si è costituito grazie all’incessante passione collezionistica per il Risorgimento di Nullo Musini, figlio del garibaldino fidentino Luigi. La collezione è stata ampliata con documenti appartenenti all’Archivio Comunale e donazioni di altri fidentini, quali Nino Denti, Benito Mattioli e la famiglia Chiari di Parma. Il percorso museale, in ordine cronologico, prende avvio con oggetti e documenti legati a Napoleone e Maria Luigia, per proseguire nelle sale successive con il periodo di dominazione Borbonico, i moti risorgimentali, le tappe dell’unità d’Italia attraverso le immagini dei suoi protagonisti, le sale dedicate a Giuseppe Verdi e a Luigi Musini, fino a toccare la prima guerra mondiale, la guerra di Spagna , la seconda guerra mondiale e la Resistenza. Tra i preziosi oggetti facenti parte del Museo del Risorgimento spicca per importanza e rarità l’Album dei Mille, uno dei pochissimi esemplari esistenti, che contiene le fotografie dei protagonisti della spedizione garibaldina del 1860. In formato carte de visite si riconoscono Giuseppe Cesare Abba, scrittore cui si devono le memorie della spedizione da “Quarto al Volturno”, Stefano Canzio, aiutante di campo di Garibaldi, di cui sposerà la figlia Teresita, Francesco Crispi, Rose Montmasson, moglie di Crispi. C’è il figlio di Garibaldi, Menotti, il figlio di Daniele Manin, Giorgio, Francesco Nullo caduto combattendo per l’indipendenza della Polonia, Ippolito Nievo autore delle “Confessioni di un italiano”. Al numero 753 il fidentino Eugenio Pescina, imbarcatosi diciassettenne con i mille a Quarto.
Il museo è aperto in orario di biblioteca con ingresso libero e gratuito.

Museo dei Fossili

Il Museo dei Fossili, allestito nel 1980 dal Gruppo Paleontofili Fidentini, è dedicato principalmente ai fossili provenienti dal Torrente Stirone.
Nelle tre sale è esposta una vasta collezione di gusci e parti scheletriche di molluschi, echinidi e stelle marine nonché vegetali di varie specie, che documentano la storia geologica della zona.

La biblioteca

La Biblioteca deve il suo nome a Michele Leoni, umanista, letterato, scrittore e traduttore di origini fidentine vissuto tra il Settecento e l’Ottocento.
Attualmente conta circa 77.000 volumi e al suo interno ospita un importante fondo storico librario che custodisce i testi più antichi e preziosi: circa 20000 volumi, tra cui spiccano incunaboli, cinquecentine, pregevoli edizioni del Seicento, del Settecento e dell’Ottocento. La Biblioteca ospita anche circa 1300 quadri del pittore fidentino Oreste Emanuelli che egli donò alla sua città nel 1974.

Via Andrea Costa, 2
43036 Fidenza, Parma

Biblioteca Civica Michele Leoni
Telefono:
+ 39 0524 517289/390
Email: bibliofidenza@comune.fidenza.pr.it

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